Oltre al maltempo, ad aver reso un pò amara la Pasquetta è stato l’aumento dei biglietti del consorzio Unico. L’incremento delle tariffe, in media dell’1,5 %, ha coinvolto i mezzi dell’Eav (Ente Autonomo Volturno), Circumvesuviana, Anm, Metrocampania Nordest, Sepsa e Metronapoli. ” Dal 1° aprile, i titoli di viaggio, come previsto dalla legge regionale, – ha detto la responsabile dell’ ufficio stampa di UnicoCampania Cinzia Pastore – hanno subito un adeguamento al tasso programmato di inflazione nazionale”. Le nuove tabelle tariffarie già erano state distribuite nei giorni scorsi alle edicole, ai bar e a tutti i punti vendita della regione. E con esse, anche i nuovi abbonamenti con l’adeguamento dei prezzi. Il biglietto orario UnicoNapoli costa 1,30 €, quello giornaliero 3,70 €, mentre il biglietto valevole per il weekend 3,10 €.
Il prezzo dell’abbonamento mensile è di 41,20 €, mentre l’annuale ordinario ha il costo di 285,10 € (233,40 € per chi presenta un certificato ISEE con reddito annuo inferiore ai 12.500 €). Variano anche i prezzi degli abbonamenti per gli studenti, che godono comunque dello sconto: il costo è di 175,10 €, oppure 128,40 € per i possessori di certificato ISEE con reddito inferiore ai 12.500 €. Un’altra novità, ancora lontana dal realizzarsi, è l’introduzione di nuovi titoli di viaggio per le singole aziende aderenti al sistema tariffario UnicoCampania in aggiunta al biglietto orario, all’abbonamento mensile e a quello annuale già in vigore.
Si tratta di una delibera della Giunta regionale che stabilisce una riduzione dei livelli tariffari massimi rispetto alle attuali tariffe integrate UnicoCampania, pari ad almeno il 15% per il biglietto di corsa semplice, al 10% per il giornaliero ordinario, per il giornaliero da weekend e per il carnet pluricorse. Il biglietto settimanale aziendale costerà fino a un massimo di 3 volte e mezza quello giornaliero. Le aziende su gomma, inoltre, possono istituire un servizio di bigliettazione a bordo, con un sovrapprezzo massimo del 30% arrotondato ai 0,50 € . “Questa innovazione – ha detto l’Assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella – rappresenta un passaggio importante per garantire maggiori possibilità di scelta, nonché minori costi, agli utenti”.

Ma l’aumento delle tariffe ha suscitato, ugualmente, malumori e proteste tra le associazioni dei consumatori e tra i viaggiatori che lamentano una continua riduzione della qualità e quantità del servizio. “È inaccettabile – ha detto Giuseppe Ambrosio, segretario regionale di Codici, associazione che tutela i diritti dei cittadini – aumentare i biglietti dei mezzi di trasporto dinanzi ad un servizio così scadente”. Mentre il portavoce dei pendolari su facebook, Enzo Ciniglio, ha scritto sul socialnetwork : “I bus sono un miraggio e il servizio inesistente, gli aumenti sono illegittimi”.
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