Future House Division

  • Events
  • Artists
  • About us
  • Gallery
    • Gallery 1 col
    • Gallery 2 cols
    • Gallery 3 cols
  • Our blog
  • Contact

Terremoto al nord. Qualche stupido esulta

Pubblicato da admin alle 12:33

0 commenti:

Gianluca Manzieri scherzo del Bacstrunz e Loffadream

Pubblicato da admin alle 14:31
Kiss Kiss Napoli Show: Gianluca Manzieri interpreta nello scherzo un medico della mutua che prescrive telefonicamente improbabili farmaci quali: Panz 200, Bacstrunz 300, Loffadream 1000 e Cagarel adulti.

0 commenti:

Massive Attack feat Almamegretta - Karmacoma

Pubblicato da admin alle 19:11

0 commenti:

Journeyman Pictures per Napoli

Pubblicato da admin alle 04:21

0 commenti:

AL Jazeera English su Napoli

Pubblicato da admin alle 04:06

0 commenti:

Bilancio di previsione 2012

Pubblicato da admin alle 03:59
È stato presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo: un Bilancio che risente dei tagli di Governo e Regione, ma che si ispira a due criteri fondamentali: una fiscalità locale fortemente progressiva e redistributiva, ed un piano di investimenti da 100 milioni di € per il rilancio dell'economia cittadina.

0 commenti:

Napoli Teatro Festival 2012

Pubblicato da admin alle 03:57
La presentazione è avvenuta nei teatri dell'area archeologica di Pausilypon, come simbolo della riscoperta di luoghi poco conosciuti in cui si vuole portare il pubblico, dopo i sotterranei e le cavità del centro storico negli anni scorsi. Il Comune di Napoli partecipa anche attraverso il suo patrocinio, in una edizione che vedrà due fasi temporali, a giugno ed a settembre, con 130 rappresentazioni in 25 giorni e 30 location; da Robert Wilson a Peter Brook, dalla nuova drammaturgia alle prime assolute, dalle produzioni locali ai due focus sul teatro argentino e sulla danza israeliana.

0 commenti:

Marika Fruscio tette fuori | Foto

Pubblicato da admin alle 13:01
Marika Fruscio tiene fede alla promessa e giovedì si spoglierà nuda o quasi perchè il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Intanto godiamoci le foto del backstage del suo calendario.

0 commenti:

Radio Marte: Napoli fischia l'inno nazionale

Pubblicato da admin alle 12:52
Radio Marte: Nel programma di Gianni Simioli intervengono Angelo Forgione ed Eddy Napoli sulla vicenda dei fischi all'Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia.

0 commenti:

Gino Fastidio 2010

Pubblicato da admin alle 13:32

0 commenti:

Napoli fischia l'inno. Ecco perchè

Pubblicato da admin alle 11:49

Schifani sconvolto dall’effetto ma non dalla causa

Angelo Forgione - Il Napoli ha vinto! La Coppa Italia è gran cosa perchè quest’anno a vincere in Italia, escludendo la simbolica Supercoppa, sono due squadre: Juventus e Napoli. Chapeau! Il calcio Italiano non è più competitivo come negli anni ’90 e le possibilità di alzare trofei sono davvero pochissime. Ecco perchè issare al cielo di Roma il secondo trofeo nazionale di fronte ai neocampioni d’Italia è motivo di prestigio e orgoglio. La Juventus voleva chiudere imbattuta, cucirsi sulle maglie la stella d’argento, fare la doppietta. Tutte speranze scippate da un’onda azzurra inarrestabile che ha voluto chiudere in bellezza, facendo vedere rosso a Quagliarella e lasciando ‘O surdato nnammurato a chi sa cantarlo con la giusta dizione e passione.
Stagione comunque positiva per il Napoli cha ha fallito l’accesso alla prossima Champions League ma ha centrato ancora una volta l’Europa dove non si presenterà più come cenerentola ma con un tricolore sul petto e tutto il prestigio acquisito contro Chelsea, Bayern Monaco e Manchester City. Senza smantellare nulla come da alcune latitudini annunciato ma semmai rilanciando; il Napoli non vende, il Napoli acquista! Lavezzi è un caso particolare, autorizzato a decidere autonomamente da una clausola rescissoria che tutti conoscevano da anni. I soldi che ne verranno ingrosseranno le già sane casse della società che li reinvestirà per un rafforzamento della squadra ponendosi sul mercato italiano con posizione privilegiata come pochissime altre.
Finale perfetto, se non fosse per la polemica sull’inno nazionale sonoramente fischiato. Il presidente del Senato Schifani si è detto sconvolto e in tanti hanno gridato alle gravidanze dell’idiozia. Fischiare un inno è sempre un atto che schiude forti discussioni. Accadde durante l’inno argentino nello stesso stadio da parte degli italiani contro Maradona la sera della finale di “Italia 90″ perchè Diego aveva invitato i napoletani a riflettere sull’italianità alla vigilia della semifinale contro l’Italia a Napoli. Un malcostume senza una sufficiente giustificazione, visto e rivisto in diverse partite di calcio internazionale, anche in Italia all’indirizzo dei francesi. Ieri invece non c’era casualità o incosciente vizio di rivalità da stadio ma un segnale di scollamento sociale. Una cosa è fischiare un inno di un’altra nazione e un’altra è fischiare il proprio inno.
Era già successo nel 2009 a Valencia in Spagna, durante la finale di Copa del Rey tra Barcellona e Athletic Bilbao, e quel precedente indizia sul senso dei fischi dei napoletani all’Olimpico di Roma. Allora furono baschi e catalani a ostentare la loro identità in faccia a Juan Carlos coprendo coi fischi la Marcha Real. La TV spagnola censurò i fatti collegandosi con le piazze di Bilbao e Barcellona per raccontare le emozioni delle due tifoserie, ritrasmettendo il momento dell’inno nell’intervallo con una traccia sonora sostituita. Ne seguirono grosse polemiche, non per i fischi ma per la censura, non verso i tifosi ma nei confronti della TV di stato che dovette licenziare il responsabile della redazione sportiva.
I napoletani hanno fischiato sonoramente l’inno. Fino a qualche anno fa la cosa non accadeva ma ora il fenomeno si ingrossa. Perchè? Schifani e i vertici dello Stato, pur sconvolgersi, non farebbero male a domandarsi come mai negli stadi italiani è consentito dire di tutto, e impunemente, nei confronti dei napoletani. Schifani si è sconvolto per quei fischi ma non per l’urlo ben distinguibile “Napoli m…” durante il minuto di raccoglimento dedicato all’attentato di Brindisi e al terremoto in Emilia Romagna. E non si è sconvolto per il coro “colerosi… terremotati” quantomai inopportuno visti gli avvenimenti del giorno che hanno visto la morte, tra gli altri, di un operaio napoletano tifoso del Napoli. Scandalizzarsi per i fischi di un popolo che viene “accolto” da sacchetti dell’immondizia e messaggi di benvenuto in Italia è come stigmatizzare con stucchevole bigottismo l’effetto e non la causa. Questo malcostume continua da anni negli stadi, nei dibattiti politici così come in tv e sui giornali che inquadrano Napoli come la pecora nera del paese, e le regole sul razzismo suggerite dal leghista Maroni è ormai dimostrato con due anni di inapplicazione che non riguardano l’etnia napoletana. Non si può chiedere all’Italia di essere unita solo nelle tragedie o nelle partite di calcio e poi mandare avanti nell’ordinario un paese a due velocità, squilibrato e per giunta razzista.
Schifani ha il suo ruolo istituzionale e stigmatizza, ma rifletta su un’unità che non c’è e che non si costruisce con delle retoriche celebrazioni o con un inno dopo 150 anni di solo unione geografica. Rifletta sull’occasione sprecata delle celebrazioni dell’unità d’Italia prive di verità storiche circa il ruolo di Napoli e del Sud, cariche di una retorica che la gente non digerisce più sdoganata anche dallo sponsor della manifestazione nei suoi spot. E certe cose arrivano anche nelle curve, tant’è che in quelle del Napoli si vedono sempre più simboli e messaggi storico-identitari. Ieri il momento era particolare e in molti non l’hanno capito: Napoli contro Torino, le due capitali dell’Italia disunita nella capitale dell’Italia unita, ma solo geograficamente.
Napoli ha cominciato a fischiare l’inno proprio l’anno scorso, prima non l’aveva mai fatto, e la prima volta fu durante Napoli-Inter di Coppa Italia del Gennaio 2011; la cronologia non è casuale. E allora, ecco spiegato il motivo per cui ieri i napoletani cantavano “noi siamo Partenopei” durante l’inno. Sarebbe stato più giusto limitarsi a questo, evitando i fischi, ma ignorare o fingere di ignorare le motivazioni di un dissenso spontaneo significa non voler prendere coscienza di un malessere e di uno scollamento che arriva da un popolo da sempre orgoglioso e comunque diverso che chiede rispetto per darlo come ha sempre fatto. Se il popolo italiano cominciasse ad essere più rispettoso ed educato, certe cose non accadrebbero; e l’educazione civica la insegnano le istituzioni prima di tutto.
A proposito, il 25 Maggio si disputerà al Vicente Calderon la finale di Copa del Rey. Sarà nuovamente Barcellona contro Athletic Bilbao… a Madrid. Il direttore dei servizi sportivi di TVE stia attento a non censurare le immagini dell’inno nazionale. Li non si fanno polemiche senza andare al cuore del problema.

http://angeloxg1.wordpress.com/2012/05/21/coppa_fischi/



0 commenti:

Gianluca Manzieri scherzo Star Wars

Pubblicato da admin alle 18:16

0 commenti:

Paorodia spot Tim

Pubblicato da admin alle 18:12

0 commenti:

Bagnoli: dalle mancate regate al compostaggio

Pubblicato da admin alle 18:31
Il Comune di Napoli sta lavorando per realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti. Un digestore anaerobico, ha spiegato il vicesindaco Sodano che ha la delega all'Ambiente, ha «bassissimo impatto ambientale, non emana cattivi odori perché lavora in assenza di ossigeno, ed è un impianto industriale che consente di trattare l'umido della città».

0 commenti:

Simone Schettino - Tutto Regolare

Pubblicato da admin alle 06:23

0 commenti:

De Magistris firma protocollo anti-corruzione

Pubblicato da admin alle 11:48

0 commenti:

Giulia Mazzoni Sky derubata in diretta

Pubblicato da admin alle 01:55

0 commenti:

Roberto Saviano su Movimento 5 Stelle

Pubblicato da admin alle 17:44

0 commenti:

Lungomare liberato: Tanti attori per uno spot

Pubblicato da admin alle 05:04

0 commenti:

Lingua Napoletana

Pubblicato da admin alle 13:48
La lingua napoletana (nnapulitano) è un idioma romanzo riconosciuto dall'UNESCO come lingua e patrimonio dell'umanità (76° lingua parlata al mondo). Accanto all'italiano, è correntemente parlata, nelle sue molteplici variazioni diatopiche, in Italia meridionale nelle regioni della Campania, della Basilicata, della Calabria settentrionale, del Molise, della Puglia e nel Lazio meridionale al confine con la Campania. Si tratta di tutti quei territori che, nelle antiche Due Sicilie, costituivano il Regno al di qua del faro di Messina, laddove la lingua nazionale era appunto il napolitano, mentre il siciliano quella del Regno al di là del faro (Sicilia). Il volgare pugliese, altro nome con cui sono storicamente conosciuti il napoletano e i dialetti àusoni, sostituì il latino nei documenti ufficiali e nelle assemblee di corte a Napoli, dall'unificazione delle Due Sicilie, per decreto di Alfonso I, nel 1442. Nel XVI secolo re Ferdinando il Cattolico impose il castigliano come nuova lingua ufficiale e il napoletano di stato sopravviveva solo nelle udienze regie, negli uffici della diplomazia e dei funzionari pubblici. Il cardinale Girolamo Seripando, nel 1554, stabilì poi che in questi settori venisse sostituito dal volgare toscano. Per secoli la letteratura in volgare napoletano ha fatto da ponte fra il mondo classico e quello moderno, fra le culture orientali e quelle dell'Europa settentrionale, dall'«amor cortese», che con la scuola siciliana diffuse platonismo nella poesia occidentale, al tragicomico (Vaiasseide, Pulcinella), alla tradizione popolare; in lingua napoletana sono state raccolte per la prima volta le fiabe più celebri della cultura europea moderna e pre-moderna, da Cenerentola alla Bella addormentata, nonché storie in cui compare la figura del Gatto Mammone. Oggi il volgare meridionale vive nella «canzone napoletana», conosciuta in tutto il mondo, che si è dimostrata una delle più caratteristiche espressioni artistiche della cultura occidentale, apprezzata per la vivacità, per la poeticità e per le melodie, che sembrano conservare tutta la loro forza comunicativa anche di fronte al variegato panorama delle correnti filosofiche e artistiche europee. Presso il consiglio regionale della Campania è stato depositato un disegno di legge che ne propone la rivalutazione sociale e civile.
LE ORIGINI
Il napoletano, come l'italiano, è una lingua derivata dal latino. Sono state ipotizzate anche tracce della lingua parlata in Italia centro-meridionale prima della conquista romana, l'osco (ma anche successivamente, iscrizioni osche si rinvengono a Pompei, ancora nel 79 d.C., per esempio), che è lingua italica (quindi imparentata al latino, ma da questo distinto però contemporanea ad esso), e del greco, parlato a Napoli fino al II-III secolo. Il napoletano ha inoltre subìto nella sua storia, come molte altre lingue, influenze e "prestiti" dai vari popoli che hanno abitato o dominato la Campania e l'Italia centro-meridionale, i coloni greci ed i mercanti bizantini nell'epoca del Ducato di Napoli fino al IX secolo, e, più recentemente, gli arabi, i normanni, i francesi gli spagnoli e perfino gli americani, durante la seconda guerra mondiale e la conseguente occupazione di Napoli, hanno contribuito con qualche vocabolo. Sicuramente però lo spagnolo e soprattutto il francese lasciarono tracce profondissime nella lingua e nella cultura napoletana. Tuttavia, soprattutto per quanto riguarda lo spagnolo, è errato attribuire esclusivamente all'influenza spagnola (Napoli fu sotto diretto dominio spagnolo per oltre due secoli, dal 1503 al 1707) qualsiasi somiglianza tra il napoletano e quest'idioma: trattandosi di lingue ambedue romanze o neolatine, la maggior parte degli elementi comuni vanno fatti risalire al latino volgare (in particolare la costruzione dell'accusativo personale indiretto e l'uso di tenere e di stare in luogo di avere e essere, e così via). Sotto gli Aragona si propose il napoletano come lingua dell'amministrazione, senza mai imporre l'aragonese o il catalano, ma il tentativo abortì con la deposizione di Federico e l'inizio del viceregno. Nella prima metà dell'Ottocento il Regno delle Due Sicilie usava di fatto come lingua amministrativa e letteraria l'italiano e quindi il napoletano non ha mai avuto condizione di lingua ufficiale. Questo avvenne anche in altri Stati. Del resto anche il Regno di Sardegna non ufficializzò mai né il piemontese né l'italiano, la lingua più parlata era il francese per i suoi usi amministrativi.
PRIME TESTIMONIANZE
Il napoletano (come il siciliano e altre varietà italoromanze) possiede una ricchissima tradizione letteraria. Si hanno testimonianze scritte di napoletano già nel 960 con il famoso Placito di Capua (considerato il primo documento in lingua italiana, ma di fatto si tratta della lingua utilizzata in Campania, conosciuta come volgare pugliese) e poi all'inizio del Trecento, con una volgarizzazione dal latino della Storia della distruzione di Troia di Guido delle Colonne. La prima opera in prosa è considerata comunemente un testo di Matteo Spinelli, sindaco di Giovinazzo, conosciuta come Diurnali, un cronicon degli avvenimenti più importanti del Regno di Sicilia del XI secolo, che si arresta al 1268.
MONTECASSINO 
Alle esperienze letterarie dell'Italia meridionale furono sensibili i monaci di Montecassino, centro di un'importante comunità di intellettuali nel Medioevo italiano. L'interesse letterario dei cassinensi, indirizzato prevalentemente a rafforzare l'esperienza della fede e della conoscenza di Dio, fu sollecitato da sempre secondo l'insegnamento lasciato da San Benedetto nella regola da lui redatta. Risalgono all'XI e al XII secolo dei manoscritti in volgare, di cui restano pochi frammenti, conservati nella biblioteca del monastero. È possibile distinguere in questa produzione una varietà di genere e stile insolita rispetto al contesto napolitano, che fu eguagliata solo con poeti toscani del XIII-XIV secolo e i successivi, tra cui Dante, in cui un complesso simbolismo religioso è sostenuto da gradevoli forme liriche, in Eo, sinjuri, s'eo fabello, o anzi in rime di gran pregio stilistico riesce a trapassare un realismo, di chiara ispirazione cristiana, che nella poesia medievale, ma anche nei classici, raramente fu espresso. 
LA SCUOLA SICILIANA E IL VOLGARE PUGLIESE 
Un'interpretazione relativamente recente vuole che alcune opere prodotte da un gruppo di poeti del Mezzogiorno, nel XIII secolo, siano l'inizio della letteratura volgare italiana. I loro testi sono assemblati per le tematiche simili, nonché per il sublime lirismo che li caratterizza, e vengono considerati espressione di una corrente letteraria detta «scuola siciliana». Storicamente però furono trattati sempre come versi in lingua napoletana (volgare pugliese), dai grammatici coevi e dallo stesso Dante. Sono le poesie di Giacomo da Lentini, Rinaldo d'Aquino, Pier delle Vigne, Giacomino Pugliese e Guido delle Colonne. Dalla Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis però, che inizia con un'analisi sulla produzione degli scrittori federiciani, costoro sono trattati come il prodotto di un terreno artistico italiano uniforme su cui sarebbe maturata poi la letteratura italiana vera e propria. Inoltre, tanto coloro che adottarono il volgare pugliese quanto quelli che adottarono il volgare siciliano sono chiamati siciliani, perché con tale accezione si connotavano nel duecento, secondo il De Sanctis, coloro che provenivano dal Regno di Sicilia. La denominazione, a cui la maggior parte della critica italiana moderna rimane fedele, che non tiene conto delle differenze specifiche fra i vari gruppi di poeti, riduce l'importante patrimonio letterario meridionale ad un indistinta pruduzione letteraria che avrebbe poi aperto la strada allo «stilnovismo», attraverso la «transizione toscana», in un'interpretazione costruita sull'impronta dei modelli dialettici dell'idealismo e dello storicismo di stampo hegelista.
I siciliani costituirebbero un'importante svolta poetica rispetto alla tradizione provenzale, a cui si ispirarono, per aver sublimato ulteriormente le strutture simboliche dei trobadori, estraniando le tematiche cortesi dai motivi politici e religiosi che invece colorivano la poesia occitana. I toscani però, che spesso copiarono i siciliani, poterono evolvere ulteriormente l'esperienza meridionale, privilegiati dalla familiarità con la realtà cittadina e comunale, dove l'identità culturale era fortemente condizionata dall'appartenenza a fazioni politiche o dalla connivenza con corporazioni economiche: così la poesia italiana si arricchì di tutte le innovazioni tematiche e spirituali proprie dei primi ambienti borghesi. D'altra parte la poesia meridionale finì con il cristallizzarsi entro alcuni stereotipi, perché i letterati del Regno di Sicilia erano fortemente condizionati dal sistema centralista e burocratico dello stato unitario, secondo la critica idealista. Più recentemente alcuni autori stanno mettendo il luce differenze specifiche, rifiutando di considerare lo «stilnovismo» come l'esito o un superamento della poesia meridionale: i rimatori in volgare pugliese sarebbero infatti ispirati da una weltanschauung diversa da quella degli artisti toscani, dei liberi comuni, e non riducibile ad una sorta di fase primitiva della poetica toscana, caratterizzata principalmente da tematiche cortigiane interpretate secondo i modelli culturali ghibellini, come l'idea di un'unità della Chiesa, indipendente dalle nazionalità, che sostiene l'unità dell'impero; come la propaganda per la centralità del potere laico, da cui deve dipendere quello religioso, le politiche sociali e finanziarie; come la volgarizzazione del progetto di ricostruzione di un unico stato cristiano sotto un diritto e un sovrano comune; così coloro che scrissero in siciliano invece fecero propria la tradizione popolare della Sicilia che esprimeva in contrasti amorosi le continue lotte fra fazioni e gruppi politici che per secoli hanno spaccato l'isola, ora araba, ora normanna, ora ortodossa, ora cattolica, con il trionfo finale della civiltà e della tradizione locale contro usurai, feudatari e latifondisti.
L'ETA' MODERNA 
La lingua napoletana sostituì il latino nei documenti ufficiali e nelle assemblee di corte a Napoli, dall'unificazione delle Due Sicilie, per decreto di Alfonso I, nel 1442. Alla corte dei figli di Ferdinando I di Napoli però gli interessi umanistici presero un carattere molto più politico; i nuovi sovrani incentivarono l'adozione definitiva del toscano come lingua letteraria anche a Napoli: è della seconda metà del XV secolo l'antologia di rime nota come Raccolta aragonese, che Lorenzo de' Medici inviò al re di Napoli Federico I, in cui si proponeva alla corte partenopea il fiorentino come modello di volgare illustre, di pari dignità letteraria con il latino. Un lungo periodo di crisi seguì questi provvedimenti, per la lingua napoletana, finché le incertezze politiche che sorsero con la fine del dominio aragonese portarono un rinnovato interesse culturale per il volgare cittadino. Il più celebre poeta napoletano d'età moderna è Giulio Cesare Cortese. Egli è molto importante per quella che è la letteratura dialettale e barocca, in quanto, con Basile, pone le basi per la dignità letteraria ed artistica della lingua napoletana moderna. Di costui si ricorda la Vaiasseide, un'opera eroicomica in cinque canti, dove il metro lirico e la tematica eroica sono abbassati a quello che è il livello effettivo delle protagoniste: un gruppo di vaiasse, donne popolane napoletane, che s'esprimono in dialetto. È scritto comico e trasgressivo, dove molta importanza ha la partecipazione corale della plebe ai meccanismi dell'azione.
PROSA
La prosa in volgare napoletana diviene celebre grazie Giambattista Basile, vissuto nella prima metà del Seicento. Basile è autore di un'opera famosa come Lo Cunto de li Cunti, ovvero lo trattenimiento de le piccerille, tradotta in italiano da Benedetto Croce, che ha regalato al mondo la realtà popolare e fantasiosa delle fiabe, inaugurando una tradizione ben ripresa da Perrault e dai fratelli Grimm. Altre prose sono alcune volgarizzazioni della regola di San Benedetto, attuata nel monastero di Montecassino nel XIII e nel XIV secolo e alcuni mea culpa o confessioni rituali scritte dai monaci cassinati per permettere la comprensione dei sacramenti cattolici anche a chi non conosceva la lingua latina.
CULTURA POPOLARE
Negli ultimi tre secoli è sorta una fiorente letteratura in napoletano, in settori anche diversissimi tra loro, che in alcuni casi è giunta anche a punte di grandissimo livello, come ad esempio nelle opere di Salvatore di Giacomo, Raffaele Viviani, Ferdinando Russo, Eduardo Scarpetta, Eduardo de Filippo, Antonio De Curtis, Annibale Ruccello. Sarebbero inoltre da menzionare nel corpo letterario anche le canzoni napoletane, eredi di una lunga tradizione musicale, caratterizzate da grande lirismo e melodicità, i cui pezzi più famosi (come, ad esempio, 'O sole mio) sono noti in diverse zone del mondo. Esiste inoltre un fitto repertorio di canti popolari alcuni dei quali sono oggi considerati dei classici. Va infine aggiunto che a cavallo del XVII e XVIII secolo, nel periodo di maggior fulgore della cosiddetta scuola musicale napoletana, questa lingua sia stata utilizzata per la produzione di interi libretti di opere liriche, alcune delle quali ('O frate 'nnammurato ad esempio) hanno avuto una diffusione ben al di fuori dei confini partenopei. Va segnalata infine la ripresa dell'uso del napoletano nell'ambito della musica pop, musica progressiva e dell'hip hop, almeno a partire dalla fine degli anni settanta (Pino Daniele, Nuova Compagnia di Canto Popolare poi ripresa anche negli anni novanta con 99 Posse, Almamegretta, Co'Sang, La Famiglia, 13 Bastardi) in nuove modalità di ibridazione e di commistione con l'italiano, l'inglese, lo spagnolo e altre lingue. Anche nel cinema e nel teatro d'avanguardia la presenza del napoletano è andata intensificandosi negli ultimi decenni del Novecento e nei primi anni del XXI secolo. La documentazione sul napoletano è ampia, ma non sempre a un livello scientifico. Vocabolari rigorosi sono quello di Raffaele D'Ambra (un erudito ottocentesco) e quello di Antonio Altamura (studioso novecentesco). Interessante è anche la grammatica del Capozzoli (1889). Anche negli ultimi anni sono stati pubblicati dizionari e grammatiche della lingua napoletana, ma non si è mai pervenuti a una normativa concorde dell'ortografia, della grammatica e della sintassi, sebbene si possa comunque ricavare deduttivamente, dai testi classici a noi giunti, una serie di regole convenzionali abbastanza diffuse.
LINGUISTICA

Gli studi più recenti hanno dedicato al napoletano e ai dialetti campani una certa attenzione. Per il napoletano antico si segnalano i lavori di Vittorio Formentin sui Ricordi di Loise de Rosa, di Rosario Coluccia sulla Cronaca figurata del Ferraiolo, di Nicola De Blasi sulla traduzione del Libro de la destructione de Troya, di Marcello Barbato e Marcello Aprile sull'umanista Giovanni Brancati. Sui dialetti moderni, tra gli altri, si segnalano i lavori di Rosanna Sornicola, di Nicola De Blasi, di Patricia Bianchi e di Pietro Maturi dell'Università di Napoli Federico II, di Edgar Radtke dell'Università di Heidelberg, di Francesco Avolio sui confini dei dialetti campani e di Michela Russo, dell'Università di Paris VIII, su aspetti della fonetica come la metafonia. Una rivista, diretta da Rosanna Sornicola, il Bollettino Linguistico Campano, si occupa prevalentemente del napoletano. Da alcuni anni è stato attivato un insegnamento universitario di Dialettologia campana presso la facoltà di Sociologia della Federico II, affidato a Pietro Maturi.
FONETICA E SINTASSI
Spesso le vocali non toniche (su cui cioè non cade l'accento) e quelle poste in fine di parola, non vengono articolate in modo distinto tra loro, e sono tutte pronunciate con un suono centrale indistinto che i linguisti chiamano schwa e che nell'Alfabeto fonetico internazionale è trascritto col simbolo /ə/ (in francese lo ritroviamo, ad esempio, nella pronuncia della e semimuta di petit). Nonostante la pronuncia (e in mancanza di convenzioni ortografiche accettate da tutti) spesso queste vocali, nei solchi della tradizione letteraria in lingua, sono trascritte sulla base del modello della lingua italiana, e ciò, pur migliorando la leggibilità del testo e rendendo graficamente un suono debole ma esistente, favorisce l'insorgere di errori da parte di coloro che non conoscono la lingua e sono portati a leggere come in italiano. Nell'uso scritto spontaneo dei giovani (SMS, graffiti, ecc.), come ha documentato Pietro Maturi, prevale invece l'omissione completa di tale fono, con il risultato di grafie quasi-fonetiche a volte poco riconoscibili ma marcatamente distanti dalla forma italiana (p.es. tliefn per "telefona"). Altri errori comuni, dovuti a somiglianze solo apparenti con l'italiano, riguardano l'uso errato del rafforzamento sintattico, che segue, rispetto all'italiano, regole proprie e molto diverse, e la pronuncia di vocali chiuse invece che aperte, o viceversa, l'arbitraria interpretazione di alcuni suoni. Alcune ulteriori differenze di pronuncia con l'italiano sono: in principio di parola, e soprattutto nei gruppi gua /gwa/ e gue /gwe/, spesso la occlusiva velare sonora /g/ seguita da vocale diventa approssimante /ɤ/. la fricativa alveolare non sonora /s/ in posizione iniziale seguita da consonante viene spesso pronunciata come fricativa postalveolare non sonora /ʃ/ (come in scena [ˈʃɛːna] dell'italiano) ma non quando è seguita da una occlusiva dentale /t/ o /d/ (almeno nella forma più pura della lingua, e questa tendenza viene invertita nelle parlate molisane). le parole che terminano per consonante (in genere prestiti stranieri) portano l'accento sull'ultima sillaba. la /i/ diacritica presente nei gruppi -cia /-ʧa/ e -gia /-ʤa/ dell'italiano, viene talvolta pronunciata: per es. na cruciera [nakru'ʧierə]. è frequente il rotacismo della /d/, cioè il suo passaggio a /r/ (realizzata più esattamente come [ɾ]), come in Maronna. la vocale aperta arrotondata a è pronunciata /ɑ/ e non come la /a/ dell'italiano.
SIMILITUDINI CON ALTRE LINGUE
Nella lingua napoletana troviamo moltissime parole simili o talvolta uguali a lingue straniere. Solitamente sono scritte in modo diverso ma spesso la pronuncia è molto simile o identica. Ciò è dovuto in parte alle conservazioni greche e latine e in parte alle diverse dominazioni che il Regno di Napoli ha subito. Troviamo in essa parole derivate dalle lingue castigliana, catalana, francese, araba (attraverso lo spagnolo o, in ambito culinario, grazie ai numerosi scambi commerciali che il Regno di Napoli intratteneva con l'area afro-mediterranea). Qualche parola deriva addirittura dall'inglese (anche con l'Inghilterra il Regno intratteneva rapporti commerciali) alcune delle quali introdotte durante l'occupazione americana della seconda guerra mondiale e forse per commistione linguistica con termini usati da emigranti in nazioni anglofone.
LINGUA INTERNAZIONALE E FOLCLORE NAPOLETANO 
Celebre in tutto il mondo è la canzone napoletana, che non solo è strettamente legata agli stereotipi più diffusi della cultura italiana negli Stati Uniti e nei paesi di cultura anglosassone, ma ha anche imposto slang e parole internazionali, come 'O sole mio, 'O surdato 'nnammurato o Funiculì funiculà. Non si dimentichino nemmeno i numerosi prestiti alle lingue internazionali generalmente considerati come italianismi, da pizza, maccaroni a tarantella. Tre parole che si associano a Napoli (ma anche all'Italia nell'immaginario collettivo) sono Pizza, Vesuvio e mandolino. Tre parole importantissime, forse anche più conosciute dei suoi stessi momumenti, che sono spesso sulla bocca di tutti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_napoletana

0 commenti:

Napoli: nasce il movimento anti Equitalia. Maradona Testimonial

Pubblicato da admin alle 13:30
NAPOLI - Verrà presentato domani alle ore 12 presso un bar situato nella centralissima piazza Trieste e Trento a Napoli il Movimento nazionale anti Equitalia. Testimonial Diego Maradona e Sergio Paganelli, figlio di Pietro, artigiano di Mergellina che ha tentato il suicidio nei giorni scorsi e in coma al Loreto Mare. Alla conferenza stampa di presentazione del movimento saranno presenti avvocati e commercialisti non solo di Napoli ma provenienti anche da Milano e Palermo. Tra gli altri saranno presenti il fiscalista Silvio Ceci, il professor Angelo Scala, il dottor Massimiliano Toriello, l'avvocato Angelo Pisani, il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. In una nota i promotori sostengono che «Equitalia si batte con la legge e non con la violenza. I funzionari pubblici, la burocrazia inefficiente e i tassi di interesse sproporzionati vanno aboliti con un movimento popolare che porti alla riforma totale di Equitalia. Maradona anche lui vittima di questo sistema sarà il testimonial di questa battaglia assieme a Sergio Paganelli. È giusto che tutti paghino le tasse ma in modo umano ed equo».
http://www.leggo.it/news/cronaca/napoli_nasce_il_movimento_anti_equitalia_diego_maradona_sara_il_testimonial/notizie/179627.shtml

0 commenti:

ZTL: La proposta di Attanasio

Pubblicato da admin alle 11:52

0 commenti:

Anche Portici dice no ad Equitalia

Pubblicato da admin alle 11:44

0 commenti:

Napoletano 76° nell'elenco lingue parlate al mondo

Pubblicato da admin alle 05:22
Elenco di lingue parlate nel mondo, ordinate per numero di persone che le parlano, come madre lingua.
La seguente tabella si basa su dati provenienti dalla pubblicazione "Languages of the World".
Molte delle stime si riferiscono ad anni precedenti il 2010.
Sono state considerate le prime 100 lingue parlate nel mondo ordinate per numero di madrelingua e indicando ove presenti il totale dei parlanti includendo anche coloro che la usano come seconda lingua.
La lingua Napoletana è classificata al 76° posto al mondo con oltre 11 milioni di madrelingua. Per viisualizzare l'elenco completo clicca qui.

0 commenti:

Passione (di J. Turturro) -Tammuriata nera - Peppe Barra, Max Casella, M'BarkaBen Taleb

Pubblicato da admin alle 05:09

0 commenti:

Sud meno incidenti ma assicurazioni più care

Pubblicato da admin alle 04:36
I risultati dell'indagine condotta da SuperMoney sui dati negli ultimi cinque anni.
I cittadini del Sud, alla guida, sono più virtuosi dei guidatori del Nord, eppure continuano a pagare tariffe Rc Auto ben più salate. Lo rivela un'indagine condotta da SuperMoney, portale per il confronto dei preventivi delle assicurazioni auto, che dimostra come negli ultimi 5 anni i guidatori residenti al Sud hanno fatto meno incidenti di quelli del Nord e Centro ma continuano a sostenere costi assicurativi ben più onerosi. Al Sud il prezzo medio di una polizza per chi non ha fatto alcun incidente negli ultimi 5 anni è di 1.456 euro all'anno, al Centro si scende a 1.119 euro e al Nord si arriva a 'soli' 920 euro. Una discrepanza evidente, nonostante i guidatori del Sud abbiano negli ultimi 5 anni fatto meno incidenti. Secondo lo studio condotto da SuperMoney, tra i guidatori residenti al Sud soltanto l'11% ha fatto un incidente per colpa negli ultimi 5 anni, al Nord questa percentuale è pari al 12,7%, mentre al Centro sale al 15,1%. Da questi dati - afferma lo studio - emerge "come gli automobilisti meridionali siano i meno indisciplinati d'Italia: ciononostante, il prezzo medio di una polizza, nelle regioni del Sud, arriva a essere fino a tre volte superiore rispetto al prezzo assicurativo sostenuto dai cittadini del Nord". Dall'indagine emerge poi un altro aspetto non congruente. Se é vero che le tariffe Rc Auto, al Sud, sono più elevate in partenza, in caso di sinistro queste - pur restando ampiamente sopra le medie del resto d'Italia - non subiscono in percentuale rincari elevati.




Al Sud il prezzo medio di una polizza per chi ha fatto almeno un sinistro negli ultimi 5 anni sale a 1.565 euro (+6,37% rispetto a chi non ha fatto incidenti). Al contrario, al Centro e al Nord i prezzi delle polizze per chi ha fatto incidenti aumentano proporzionalmente molto di più. Al Nord l'automobilista che ha fatto un incidente pagherà il 13,78% in più rispetto all'automobilista virtuoso (la polizza sale da 920 a 1.074 euro) e al Centro pagherà l'11,91% in più (1.282 euro a fronte di 1.119). Insomma se al Centro e al Nord i costi assicurativi sono più proporzionati alla virtuosità del guidatore, al Sud ci sarebbe quasi una convenienza a fare incidenti. In realtà - osservano da SuperMoney - qui è evidente che "al Sud il costo dell'assicurazione non è tanto determinato dalla sinistrosità del singolo guidatore, quanto piuttosto dal luogo della residenza". "Il fatto che la localizzazione geografica sia il fattore più semplice da considerare, non è il più corretto - osserva Andrea Manfredi amministratore delegato di SuperMoney -. Sarebbe opportuno che la Corte di Giustizia Europea desse uno stimolo nuovo a tutto il settore, non solo impendendo la tariffazione sul sesso dell'assicurato come ha già fatto, ma anche impedendo le differenziazioni di prezzo sulla semplice variabile geografica".
13/05/2012http://www.metropolisweb.it/Notizie/Campania/Cronaca/scandalo_assicurazioni_sud_meno_incidenti_polizze_piu_care.aspx



0 commenti:

Pino Daniele - Putesse essere allero

Pubblicato da admin alle 17:36

0 commenti:

Pino Danilele - Alleria

Pubblicato da admin alle 17:35
Da "Nero a metà", 1980. Testi, musica e arrangiamenti di Pino Daniele

0 commenti:

Auto elettriche per la mobilità sostenibile

Pubblicato da admin alle 04:48
Nella sala Gemito della Galleria Principe di Napoli, al convegno "Napoli in Movimento" si fa il punto sulle iniziative in tema di mobilità urbana, e si propone l'auto elettrica come ulteriore contributo alla sostenibilità del trasporto.

0 commenti:

Borghezio: "Buttiamo Napoli, fa schifo!"

Pubblicato da admin alle 03:58

0 commenti:

Razzismo Lega-lizzato negli stadi contro Napoli

Pubblicato da admin alle 11:26
Un’altra stagione calcistica è passata senza che nessuno abbia messo un argine ai cori razzisti vomitati all’indirizzo dei napoletani, nonostante le regole introdotte dalla FIGC nel 2010 (su ispirazione del leghista Maroni). Non si sottovaluti il problema solo perchè cristallizzato e reso prassi negli stadi, la questione è gravissima e coinvolge tutta la società italiana ormai condizionata e influenzata dalla più che ventennale propaganda leghista che ha fortemente acuito una realtà già precedentemente triste. Nei giorni scorsi il portiere della nazionale giapponese Eiji Kawashima è stato in Italia (probabili contatti con squadre della Serie A) e ha evidenziato inconsapevolmente e indirettamente quanto l’Italia sia un paese volgarmente maleducato e privo di etica. Non stupisca tutto ciò perchè quello giapponese è un popolo, cioè unito e coeso, fiero della propria terra e della propria tradizione. Agli antipodi dal popolo italiano che non esiste, disgregato dalla cultura campanilista del “tutti contro tutti” che trova il suo apice nel “tutti contro Napoli”. Il videoclip lo dimostra, partendo da quella parte politica del paese che ha fatto dell’invettiva il proprio cavallo di battaglia, e sarebbe potuto accadere solo in Italia, passando per l’ipocrisia degli organi preposti a tutelare, continuando con l’atteggiamento “distratto” e talvolta colpevole di alcuni giornalisti, per finire con il deleterio assopimento dell’orgoglio dei napoletani stessi. Vittimismo? Chi nega tutto questo contribuisce alla morte sociale nei confini italici. A noi interessa solo evidenziare che l’Italia è un paese poco serio. Poi, chi vuol continuare faccia pure.

0 commenti:

Battaglia anti-Equitalia al Corso Meridionale

Pubblicato da admin alle 04:38


NAPOLI - La polizia ha caricato i manifestanti anti-Equitalia che stanno presidiando la sede di Corso Meridionale a Napoli. Contro gli uffici di Equitalia sono state lanciate uova piene di vernice rossa ed esplosi due petardi. Poi, bottiglie e sassi sono partiti contro gli agenti del Reparto Mobile schierati davanti gli uffici. La polizia ha risposto caricando i manifestanti e lanciando alcuni lacrimogeni. Almeno uno dei manifestanti è rimasto ferito nel corpo a corpo. Anche un agente è rimasto colpito. Testimoni riferiscono di scontri violentisssimi, praticamente una battaglia fra i circa 200 manifestanti che stavano effettuando un blocco stradale davanti agli uffici di Equitalia al Corso Meridionale e la polizia. Oltre al lancio incrociato di sassie fumogeni i cassoneti dell'immondizia sono stati usati per formare baricate in mezzo alla strada. I manifestanti, aderenti a diverse sigle di disoccupati, centri sociali ed al Sindacato lavoratori in lotta hanno cominciato poco dopo le 9.30 un presidio poi trasformatosi in blocco stradale, con pesanti ripercussioni sulla circolazione. Sui volantini distribuiti ai passanti e sugli striscioni esposti si chiede «la chiusura immediata di Equitalia». 
Fonte: Il Mattino
Venerdì 11 Maggio 2012 - 10:39 Ultimo aggiornamento: 11:13

0 commenti:

Gianluca Manzieri: scherzo dell' IMU e del Bidet

Pubblicato da admin alle 01:57

0 commenti:

L'Unità d'Italia fu invasione non annessione

Pubblicato da admin alle 12:37

Fu invasione non annessione!". Come scrisse in una mozione depositata al primo parlamento italiano a Torino dal deputato Francesco Proto, duca di Maddaloni, il 20 novembre 1861. Intervista su Telemia alla dottoressa Ernesta Adele Marando medico e giornalista. Nella seduta del 20 novembre 1861 (atto nr.234) il deputato di Casoria, Proto, duca di Maddaloni, propose il distacco dell'ex Regno di Napoli dal Regno d'Italia e accusò apertamente il governo piemontese di avere invaso e depredato il Napoletano e la Sicilia: «Intere famiglie veggonsi accattar l'elemosina; diminuito, anzi annullato il commercio; serrati i privati opifici. E frattanto tutto si fa venir dal Piemonte, persino le cassette della posta, la carta per gli uffici e per le pubbliche amministrazioni. Non vi ha faccenda nella quale un onest'uomo possa buscarsi alcun ducato che non si chiami un piemontese a sbrigarla. Ai mercanti del Piemonte si danno le forniture più lucrose: burocrati di Piemonte occupano tutti i pubblici uffizi, gente spesso ben più corrotta degli antichi burocrati napoletani. Anche a fabbricar le ferrovie si mandano operai piemontesi i quali oltraggiosamente pagansi il doppio che i napoletani. A facchini della dogana, a camerieri, a birri vengono uomini del Piemonte. Questa è invasione non unione, non annessione! Questo è voler sfruttare la nostra terra di conquista. Il governo di Piemonte vuol trattare le provincie meridionali come il Cortez ed il Pizarro facevano nel Perù e nel Messico, come gli inglesi nel regno del Bengala. Gli uomini di Stato del Piemonte e i partigiani loro hanno corrotto nel Regno di Napoli quanto vi rimaneva di morale. Hanno spoglio il popolo delle sue leggi, del suo pane, del suo onore... e lasciato cadere in discredito la giustizia... Hanno dato l'unità al paese, è vero, ma lo hanno reso servo, misero, cortigiano, vile. Contro questo stato di cose il paese ha reagito. Ma terribile ed inumana è stata la reazione di chi voleva far credere di avervi portato la libertà... Pensavano di poter vincere con il terrorismo l'insurrezione, ma con il terrorismo si crebbe l'insurrezione e la guerra civile spinge ad incrudelire e ad abbandonarsi a saccheggi e ad opere di vendetta. Si promise il perdono ai ribelli, agli sbandati, ai renitenti. Chi si presentò fu fucilato senza processo. I più feroci briganti non furono certo da meno di Pinelli e di Cialdini. La presidenza della Camera invitò il deputato a ritirare la sua mozione ed egli il giorno successivo per protesta rassegnò le dimissioni.

0 commenti:

Gianluca Manzieri: Scherzo del Biscapocchiato di sodio

Pubblicato da admin alle 07:49

0 commenti:

Intervista a Paolo Chiarello corrispindente SkyTg24

Pubblicato da admin alle 03:43
Il giornalista corrispondente da Napoli di sky tg24 Paolo Chiariello, ospite a Buongiorno Cielo di Paola Saluzzi, descrive la sua bella citta, Napoli.

0 commenti:

ZTL Chiaia: come cambierà

Pubblicato da admin alle 12:58
La nuova ZTL di Chiaia nascerà dopo un percorso di condivisione e di ampio ascolto delle parti coinvolte: l'Assessore alla Mobilità Anna Donati, in commissione consiliare, descrive l'iter decisionale che avrà un altro punto di grande interesse nel Consiglio Comunale tematico convocato il 17 maggio.

0 commenti:

Renzo Bossi canta Laurea non c'è

Pubblicato da admin alle 08:01

0 commenti:

Il Giro d'Italia ignora il sud | Grafico

Pubblicato da admin alle 03:53
La tappa più a nord del Giro d'Italia è in Danimarca mentre quella più a sud è in Campania

0 commenti:

In salumeria ci fanno pagare la tara: è una forde

Pubblicato da admin alle 02:27
Dillo al Mattino - Dopo aver fatto la spesa in una nota salumeria del Vomero, mi sono preso la briga di andare a controllare se, al di là dei sorrisi e della gentilezza, che sono sempre utili ma non si pagano, ci fosse qualche trucchetto per fregare i consumatori. Come si vede dalla foto allegata, per tutti i prodotti acquistati non viene assolutamente conteggiata la tara, e cioè l'involucro, di carta o plastica, che contiene gli alimenti. Nella spesa in questione il negoziante utilizza delle vaschette in plastica del peso di 15 grammi l'una per prosciutto cotto e salame (rispettivamente 19,50 e 18 euro al chilo), e dei fogli oleati del peso di 8 grammi ciascuno per prosciutto crudo, olive e formaggio (rispettivamente 9,50, 7,50 e 12 euro al chilo). Il cliente non dovrebbe pagare il prezzo della tara, ma qui si paga, eccome, dal momento che, a conti fatti, il contenitore del prosciutto cotto viene a costare 30 centesimi, quello del salame 27 centesimi, mentre la carta per il crudo costa 7 centesimi, quella per le olive 6 e quella per il formaggio 10. Il prezzo varia ovviamente a seconda del prodotto acquistato: più alto è il peso al chilo, più alto è il costo della tara. Insomma, alla fine, ho pagato ben 80 centesimi solo di tara. Considerando che si era a fine giornata, e che lo scontrino fiscale, che mi è stato poi regolarmente rilasciato, portava il numero 154, non è difficile conteggiare quanto questo commerciante incassi ogni giorno solo di tara. Ovviamente non è un caso singolo, perchè solo i grossi centri commerciali e le grandi catene alimentari detraggono il costo della tara. Solo per curiosità, e in linea ovviamente generale, infine, ecco cosa recita l'articolo 515 del codice penale: "Frode nell’esercizio del commercio. Chiunque, nell’esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire quattro milioni.Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a lire duecentomila".
Il Mattino 
Mario Amitrano - Napoli

0 commenti:

TIM calca la mano con gli spot garibaldini

Pubblicato da admin alle 20:23

soldati Napolitani accattoni, siamo alla subdola offesa

Gli spot “risorgimentali” del “La Storia d’Italia, secondo TIM” imperversano. Non bastava che due maldestri soldati napolitani dall’aria beota si facessero umiliare a duello da un Garibaldi distratto dal cellulare. Ora siamo ben oltre. Nel nuovo spot, i soldati borbonici si mimetizzano tra i cespugli e Garibaldi li stana corrompendoli con le offerte del gestore telefonico. Accattoni che si vendono per minuti, sms e traffico internet a soli 9 euro al mese. E continua la parodia di un esercito che, pur tradito da pochi importanti generali vendutisi (quelli si) al soldo delle massonerie internazionali, prese bombe in testa fin dopo la resa di Gaeta. E chi si salvò fu costretto agli stenti e al gelo dei lager di Fenestrelle, in alta Val Chisone, pur di non tradire il proprio giuramento.
Lo spot, seppur divertente per chi non conosce la storia, è oltremodo offensivo per chi invece la conosce benissimo. E allora è il caso che, chi fa parte della seconda schiera e ha un contratto TIM, esprima il proprio dissenso e magari segua le seguenti indicazioni di boicottaggio che è l’unica grande arma degli utenti:
- Non accogliere la proposta dello spot
- Non effettuare ricariche TIM fin quando non cesserà lo spot
- Cambiare verso altri gestori
Inviare protesta ai seguenti indirizzi di posta elettronica senza però trascendere nel linguaggio e nelle modalità di diffusione:
giuliano.gimona@telecomitalia.itinvestor_relations@telecomitalia.itinvestitori.individuali@telecomitalia.itpatrizia.alfiero@telecomitalia.it
nonche sulla pagina TIM di Facebook:
http://www.facebook.com/TimOfficialPage
http://angeloxg1.wordpress.com/2012/05/06/tim_spot/

0 commenti:

Vota Napoli nel concorso delle 7 città meraviglia del mondo

Pubblicato da admin alle 20:41

0 commenti:

Censimento: primi dati sulla città e premiazione dei concorsi

Pubblicato da admin alle 00:16

0 commenti:

L'auto ad energia solare fa tappa a Napoli

Pubblicato da admin alle 00:14


NAPOLI. È arrivata a Napoli, in piazza Trieste e Trento, SolarWorld Gt l'auto da corsa che si muove esclusivamente a energia solare. La tappa napoletana fa parte di un tour mondiale iniziato nell'ottobre 2011 che ha già portato l'auto in paesi dell'Europa dell'Est, attraversando Russia e Cina. Prossima tappa del giro del mondo, che si concluderà in dicembre in Australia, sarà Roma. La tappa partenopea è stata promossa dall'Anea (Agenzia napoletana energia e ambiente), dal comune di Napoli e da Sonepar Italia agenzia leader nella distribuzione di materiale elettrico e di fotovoltaico. Ad accogliere il veicolo, il vicesindaco Tommaso Sodano. L'auto è stata realizzata da SolarWorld Ag fornitore di tecnologia fotovoltaica in collaborazione con l'Università di Scienze applicate di Bochum in Germania. SolarWorld Gt, come spiegato da Riccardo Accarino responsabile nazionale di Sonepar Italia, «è un'auto completamente ecologica ed è realizzata con celle fotovoltaiche ad alta efficienza». Il veicolo, omologato per due persone, viaggia ad una media di 50 chilometri orari, con una velocità massima di 100 chilometri orari, in linea, come è stato sottolineato, con i limiti e la velocità da tenere su strade cittadine ed ha un'autonomia di «svariate ore». In assenza di sole, nessun problema: il veicolo ha al suo interno delle batterie che sono ricaricate dai pannelli. Per quanto riguarda la futura commercializzazione, ha riferito Accarino, «è necessario arrivare a una produzione di tipo industriale per poter abbattere i costi e avere così un prodotto acquistabile a un prezzo economico. È necessario - ha aggiunto - cambiare passo, abbandonare le fonti fossili e passare alle fonti di energia rinnovabili e, in particolare, all'energia solare che è una ricchezza da non trascurare». La tappa napole tana del tour di SolarWorld Gt, secondo il vicesindaco Sodano, «dimostra l'attenzione che il mondo dell'università, della ricerca e delle imprese prestano al lavoro che stiamo svolgendo. Noi pensiamo - ha spiegato - che il tema delle rinnovabili e degli investimenti che le amministrazioni devono fare per rispondere al protocollo di Kyoto e al programma Europa 2020, significa iniziare seriamente a investire sulle fonti rinnovabili». Auto a energia solare che, ha sottolineato Sodano «in una città che ha scelto di pedonalizzare ampie parti e strade importanti, rappresentano un passo successivo».
Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=193622&sez=SCIENZA

0 commenti:

Gran Premio Lotteria di Agnano 6/05/12

Pubblicato da admin alle 11:51

0 commenti:

Ripuliamoci

Pubblicato da admin alle 07:02
Riceviamo e pubblichiamo
L’iniziativa nasce dal Presidente e dai consiglieri dell’Ottava Municipalità, che insieme alle associazioni, centri sociali, circoli, gruppi di volontari, cittadinanza attiva, studenti, insegnanti, bambini, scout, ordini religiosi ubicati sul territorio, hanno pensato di partire dal concetto di “attivismo dal basso” o di “partecipazione condivisa” per incontrarsi ciclicamente e ripulire insieme, piazze, parchi, ville, fontane, strade, ritrovi, luoghi appartenenti all’Ottava Municipalità.

Prendiamoci carico dell’ ambiente, “è molto più semplice non sporcare che ri-pulire!”
Un progetto ecologico, con la volontà di incontri ciclici, stimolati e incoraggiati dalla cooperazione dal vicinato, dalla responsabilità e dalla libera autonomia.

Calendario INCONTRI:
Domenica 6 Maggio 2012 ore 09,30 La Vela GIALLA sul Viale della Resistenza
Domenica 27 Maggio 2012 ore 09,30 Le Vele
Domenica 10 Giugno 2012 ore 09,30 Zona circostante la Villa di Scampia
Domenica 24 Giugno 2012 ore 09,30 Marianella – Piscinola (P.tta Marianella)
Domenica 15 Luglio ore 09,30 Parco Verde Toscanella (metro Chiaiano)

Una rivoluzione che viene dal basso e parte da noi, ci vediamo davanti ai punti d’incontro dei giorni predisposti, armati di:
scope, guanti, palette, buste, secchi di plastica, detersivi spray e quant’altro serve all’occorrenza.
Ed allora riappropriamoci degli spazi, del verde, dei quartieri, delle nostre strade, e mettiamo a frutto la generosità dei cittadini per trasformare un modo di pensare e di agire, una vera rivoluzione copernicana.
Gli incontri saranno pubblicati sul social network FB e ripresi per via streaming.

Con il Patrocinio: ASIA S.p.A. e Legambiente Campania.


0 commenti:

I soldi della Salerno-Avellino dove sono?

Pubblicato da admin alle 00:03
Corriere del Mezzogiorno del 30 Gennaio 2011

0 commenti:

Post più recenti Home page Post più vecchi
Iscriviti a: Post (Atom)

Categories

  • alimentazione
  • ambiente
  • animali
  • arenile
  • arte
  • attualità
  • audio
  • backstage
  • barzellette
  • black and white
  • calcio
  • canaglias
  • cinema
  • codice fiscale
  • comune di napoli
  • cooming soon
  • coupon
  • cronaca
  • cultura
  • curiosità
  • disinformazione
  • docesumentari
  • documentari
  • economia
  • energia
  • eventi
  • film
  • fioriepiantenapoli
  • force blu bar
  • foto
  • galleria 19
  • gossip
  • il roma
  • indignazione
  • internet
  • interviste
  • la taverna dei gagà
  • legge
  • libri
  • living
  • meteo
  • mobilità
  • mondo
  • motori
  • movida
  • musica
  • musix beach
  • Nabilah
  • news
  • offerte
  • oh oui
  • old food ball
  • open source
  • oroscopo
  • ospitalità
  • panorama beach club
  • periodici
  • politica
  • programmi tv
  • questione meridionale
  • quotidiani
  • radio
  • rai 3
  • razzismo
  • RCA
  • salute
  • satira
  • scherzi
  • siti web
  • solidarietà
  • sport
  • storia
  • strano ma vero
  • teatro
  • tecnologia
  • trasporti
  • turismo
  • tv
  • tv streaming
  • ufo
  • utility
  • valle dei re
  • viabilità
  • video
  • video divertenti
  • webcam
  • webmarketing
  • woo

Photostream

Powered by Blogger.

Archivio blog

  • ►  2013 (316)
    • ►  settembre (37)
    • ►  agosto (19)
    • ►  luglio (33)
    • ►  giugno (34)
    • ►  maggio (72)
    • ►  aprile (34)
    • ►  marzo (41)
    • ►  febbraio (26)
    • ►  gennaio (20)
  • ▼  2012 (558)
    • ►  dicembre (18)
    • ►  novembre (27)
    • ►  ottobre (25)
    • ►  settembre (36)
    • ►  agosto (13)
    • ►  luglio (70)
    • ►  giugno (43)
    • ▼  maggio (47)
      • Terremoto al nord. Qualche stupido esulta
      • Gianluca Manzieri scherzo del Bacstrunz e Loffadream
      • Massive Attack feat Almamegretta - Karmacoma
      • Journeyman Pictures per Napoli
      • AL Jazeera English su Napoli
      • Bilancio di previsione 2012
      • Napoli Teatro Festival 2012
      • Marika Fruscio tette fuori | Foto
      • Radio Marte: Napoli fischia l'inno nazionale
      • Gino Fastidio 2010
      • Napoli fischia l'inno. Ecco perchè
      • Gianluca Manzieri scherzo Star Wars
      • Paorodia spot Tim
      • Bagnoli: dalle mancate regate al compostaggio
      • Simone Schettino - Tutto Regolare
      • De Magistris firma protocollo anti-corruzione
      • Giulia Mazzoni Sky derubata in diretta
      • Roberto Saviano su Movimento 5 Stelle
      • Lungomare liberato: Tanti attori per uno spot
      • Lingua Napoletana
      • Napoli: nasce il movimento anti Equitalia. Maradon...
      • ZTL: La proposta di Attanasio
      • Anche Portici dice no ad Equitalia
      • Napoletano 76° nell'elenco lingue parlate al mondo
      • Passione (di J. Turturro) -Tammuriata nera - Peppe...
      • Sud meno incidenti ma assicurazioni più care
      • Pino Daniele - Putesse essere allero
      • Pino Danilele - Alleria
      • Auto elettriche per la mobilità sostenibile
      • Borghezio: "Buttiamo Napoli, fa schifo!"
      • Razzismo Lega-lizzato negli stadi contro Napoli
      • Battaglia anti-Equitalia al Corso Meridionale
      • Gianluca Manzieri: scherzo dell' IMU e del Bidet
      • L'Unità d'Italia fu invasione non annessione
      • Gianluca Manzieri: Scherzo del Biscapocchiato di s...
      • Intervista a Paolo Chiarello corrispindente SkyTg24
      • ZTL Chiaia: come cambierà
      • Renzo Bossi canta Laurea non c'è
      • Il Giro d'Italia ignora il sud | Grafico
      • In salumeria ci fanno pagare la tara: è una forde
      • TIM calca la mano con gli spot garibaldini
      • Vota Napoli nel concorso delle 7 città meraviglia ...
      • Censimento: primi dati sulla città e premiazione d...
      • L'auto ad energia solare fa tappa a Napoli
      • Gran Premio Lotteria di Agnano 6/05/12
      • Ripuliamoci
      • I soldi della Salerno-Avellino dove sono?
    • ►  aprile (52)
    • ►  marzo (60)
    • ►  febbraio (70)
    • ►  gennaio (97)
  • ►  2011 (92)
    • ►  dicembre (61)
    • ►  novembre (17)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  agosto (1)
    • ►  maggio (12)
  • ►  2010 (564)
    • ►  novembre (1)
    • ►  ottobre (309)
    • ►  settembre (254)
  • Home page

Popular Posts

  • Luisa Corna backstage calendario
    Vedi acnhe: Video sexy e backstage
  • Gianluca Manzieri: scherzo dell' IMU e del Bidet
  • Marika Fruscio tette fuori | Foto
    Marika Fruscio tiene fede alla promessa e giovedì si spoglierà nuda o quasi perchè il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Intanto godiamoci le ...
  • Scherzo telefonico Mast'aniello e Giuànniello (i Tappi) - La scostumata e la Filippina
  • Rai 3 diretta streaming
  • Le principali novità della Ztl
    Napoli - Saranno attuate entro il prossimo 30 novembre le principali novità della Ztl a Napoli che vedranno la chiusura al traffico e la lim...
  • Video - Byron Moreno all’aeroporto prima dell’arresto per traffico di droga
  • De Magistris chiede l’intervento del Governo per la pace in Palestina
    “Napoli, città medaglia d’oro per la Resistenza, non tollera quello che sta accadendo a Gaza”. Lo scrive il sindaco Luigi De Magistris sul s...
  • Reggio Emilia: Finanza controlla distributori benzina, 1 su 3 è irregolare
    Ben 6 stazioni su 18 truffavano i clienti. Due gestori denunciati alla procura di Reggio Emilia, sequestrati 3.200 litri di benzina REGGIO E...
  • Carl Cox - Welcome To 2012 - 1/09/12

Hello there!

Follow us

Tags

  • alimentazione (19)
  • ambiente (50)
  • animali (15)
  • arenile (25)
  • arte (13)
  • attualità (772)
  • audio (1)
  • backstage (16)
  • barzellette (70)
  • black and white (2)
  • calcio (58)
  • canaglias (19)
  • cinema (13)
  • codice fiscale (1)
  • comune di napoli (267)
  • cooming soon (1)
  • coupon (1)
  • cronaca (15)
  • cultura (155)
  • curiosità (278)
  • disinformazione (155)
  • docesumentari (1)
  • documentari (40)
  • economia (47)
  • energia (7)
  • eventi (146)
  • film (8)
  • fioriepiantenapoli (1)
  • force blu bar (6)
  • foto (26)
  • galleria 19 (1)
  • gossip (20)
  • il roma (1)
  • indignazione (1)
  • internet (47)
  • interviste (41)
  • la taverna dei gagà (7)
  • legge (11)
  • libri (9)
  • living (1)
  • meteo (3)
  • mobilità (45)
  • mondo (1)
  • motori (3)
  • movida (108)
  • musica (136)
  • musix beach (1)
  • Nabilah (1)
  • news (354)
  • offerte (1)
  • oh oui (1)
  • old food ball (1)
  • open source (1)
  • oroscopo (2)
  • ospitalità (1)
  • panorama beach club (7)
  • periodici (1)
  • politica (210)
  • programmi tv (2)
  • questione meridionale (113)
  • quotidiani (1)
  • radio (1)
  • rai 3 (1)
  • razzismo (120)
  • RCA (7)
  • salute (40)
  • satira (4)
  • scherzi (58)
  • siti web (31)
  • solidarietà (4)
  • sport (127)
  • storia (54)
  • strano ma vero (3)
  • teatro (1)
  • tecnologia (52)
  • trasporti (11)
  • turismo (59)
  • tv (51)
  • tv streaming (5)
  • ufo (9)
  • utility (1)
  • valle dei re (1)
  • viabilità (35)
  • video (982)
  • video divertenti (124)
  • webcam (1)
  • webmarketing (16)
  • woo (2)
Premium Blogger Templates
Copyright © 2013 Future House Division - and Free Blogger Templates.