31 dicembre @ Canaglia's
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03:00
Capodanno al Canaglia's risto & lounge bar
Via Lago D'Averno 1 Lucrino Pozzuoli (Na)
Free entry dalle ore 00.30
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Cosa accadrebbe in Italia se i cittadini del Sud rinunciassero alla macchina e smettessero di pagare la RC auto? E cosa accadrebbe se invece decidessero di denunciare il Governo e le compagnie assicurative per "discriminazione"? Semplice, le compagnie assicurative andrebbero in fallimento e si accelererebbe la crisi del sistema bancario. I cittadini del SUD sono come gli ebrei del 1600, vediamo perché.
Gli automobilisti meridionali sono i più prudenti d’Italia ma nonostante il merito restano quelli che pagano le tariffe RC Auto più care.
“Napoli, città medaglia d’oro per la Resistenza, non tollera quello che sta accadendo a Gaza”. Lo scrive il sindaco Luigi De Magistris sul suo profilo facebook. “La vita dei civili, di tutti i civili, e il loro diritto alla prosperità e alla pace – continua la fascia tricolore partenopea – sono esigenze non più sacrificabili a logiche di geopolitica finalizzate alla paralisi e alla continua contrapposizione. Il processo di pace deve trovare realizzazione e non essere più ostaggio di poche potenze mondiali. Napoli vanta una sua concittadina, Rosa Schiano, oggi nella Striscia di Gaza come volontaria impegnata a raccontare quello che accade lì. Probabilmente unica italiana rimasta dopo l’evacuazione dei nove cooperanti italiani pretesa dal ministero degli Affari Esteri. I cittadini napoletani e l’Amministrazione del Comune di Napoli chiedono oggi al Governo italiano e al ministro degli Affari Esteri di impegnarsi solertemente affinché il cessate il fuoco giunga nel minor tempo possibile e chiede, inoltre, un intervento chiaro dell’Unione europea. L’Amministrazione di Napoli lavora e lavorerà affinché si giunga presto al riconoscimento di uno stato palestinese indipendente e chiede al Governo italiano di sostenere la richiesta che la Palestina rivolge alle Nazioni Unite di essere riconosciuta come stato membro”.
Benjamin Taylor è uno scrittore di origine texana che vive a New York dove è titolare della cattedra di Letteratura alla “Columbia University”. In questi giorni, per la dodicesima volta, è a Napoli per guidare una troupe di Discovery Channel alla scoperta della città. Lui Napoli la conosce benissimo e recentemente ha pubblicato il libro “Naples Declared – a walk around the bay”, dedicato alla memoria di Giancarlo Siani, che negli Stati Uniti sta raccontando obiettivamente una Napoli diversa e sorprendente pur senza nascondere le sue vergogne, giungendo nella “top 10″ americana dei libri dedicati ai viaggi.
Taylor non ama i luoghi comuni, nel bene e nel male, ma questo è il suo preciso e lusinghiero pensiero sui napoletani: «Non ho mai trovato, in nessun’altra città del mondo, un così spiccato senso dell’ospitalità. E non credo che esista un popolo più raffinato del napoletano. Credo che la generosità e l’apertura mentale dei napoletani siano incomparabili. E credo che nessuno dovrebbe mai pensare che la camorra possa rappresentare la realtà di Napoli. No: la camorra è un esercito di invasori e conquistatori, niente di più. Anch’io prima di venire a Napoli avevo la testa piena di pregiudizi. E una certa paura. Quando arrivai in città e feci la mia prima visita al centro storico, decisi di infilare il passaporto in una sacca che portavo ben assicurata sottobraccio. Andai a vedere il duomo — posto fantastico! — e forse dovetti chinarmi o fare un movimento strano. Fatto sta che qualche ora dopo, quando ormai ero molto lontano da lì, mi accorsi che il passaporto non era più nella sacca. Tornai quasi di corsa sui miei passi fino al duomo, ma lo trovai chiuso e sbarrato: era ormai quasi sera. Disperato, mi guardai intorno con un senso d’impotenza, e fu allora che, seduto su un gradino del sagrato, vidi un tizio che si faceva vento con una specie di libretto. Era il mio passaporto, e lui mi stava aspettando per restituirmelo. Fu la mia iniziazione alla favolosa gentilezza dei napoletani. E del resto lo so bene anch’io che basta andare a Roma, a un’ora da Napoli, e avere la sensazione di essere quasi in Scandinavia, in tutt’altro mondo. Ma il problema è sempre quello: non bisogna fermarsi alla superficie, si deve andare più a fondo».
Angelo Forgione - E alla fine Nino D’Angelo studiò e divenne consapevole della storia di Napoli! E la cosa felicita perchè dimostra quanto sia efficace il lavoro di chi non accetta le falsità storiche e cerca di riattivare un senso di orgoglio in un popolo che è l’unico artefice del cambiamento o dell’immobilismo.
violazione del regolamento FIGC agenti calciatori. Giudizi espressi circa l’azione a tutti gli effetti sovversiva del presidente del Cagliari Cellino che scavalca la decisione di un Prefetto, organo monocratico dello Stato, e incita migliaia di persone a infrangere la legge per poi difendersi affermando che in ventun anni con il Cagliari non è mai stato deferito per vicende legate ai passaporti, al doping, agli arbitri, a evasioni fiscali o falsi in bilancio. Peccato che i falsi in bilancio li abbia commessi nella sua attività imprenditoriale, cosa per la quale è stato condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione, per poi patteggiare la condanna nell’ambito di una truffa all’Unione Europea (dichiarate quantità di grano inferiori a quelle esistenti nei suoi silos). Cellino, tra l’altro, per 7 anni non ha pagato l’affitto del “Sant’Elia” e nemmeno ha speso un soldo di manutenzione che ricadeva sul Comune di Cagliari mentre lui intascava gli incassi. Poi è stato eletto il sindaco Zedda che ha messo fine a questo vergognoso vassallaggio in tempo di crisi economica, Cellino ha sloggiato smontando i tubi innocenti delle tribune costruite all’interno dello stadio “rimodernato” nel 1990 e ha sbattuto la porta rimontandole a Quartu Sant’Elena. Tanto per dirla breve, il Tribunale di Milano ha disposto il pignoramento di 1,7 milioni di euro del Cagliari derivanti dai contributi Sky/Lega Calcio per risarcire almeno in parte il Comune di Cagliari, riconosciuto parte lesa.
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